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L’idea di fondo è che il necessario distanziamento fisico, che dovrà purtroppo ancora esserci in molte attività sportive, non diventi anche distanziamento sociale, soprattutto per i ragazzi.

In primo piano c’è l’attenzione costante a tutte le norme e linee guida emanate dal Governo con un monitoraggio costante delle disposizioni di Regioni e Comuni: uno scenario estremamente complesso e fluido entro il quale non è facile orientarsi.

Il CSI tiene conto di tutto questo, offrendolo alla consultazione degli associati sul territorio, dei protocolli emanati dalle singole federazioni sportive non rinunciando però ad elaborarne uno proprio.

La parte del progetto Safe-Sport per le attività pratiche si articola in tre sezioni.

La prima è Safe-Sport Summer, dedicata ai ragazzi dagli otto anni in su e riguarda i centri estivi: dopo tre mesi di “reclusione” c’è voglia di stare all’aria aperta ed in mezzo agli altri. “Non si può recriminare per quello che non si può fare – dice don Alessio Albertini assistente ecclesiastico CSI – ma affrontare con coraggio la nuova realtà. I ragazzi, anche se in numero minore, ci sono e a loro bisogna dare risposte.

Sarà un’attività ludico-motoria diversa, ma dove non potrà mancare una parte agonistica che è imprescindibile dall’idea stessa di sport”.

Gli ambiti sportivi sono quelli del calcio, tennis, pallavolo, basket, atletica leggera, sport di precisione, danza e balli.

In questa sezione ci sono anche alcune Life-Skills: una gamma di abilità, cognitive, emotive e relazionali che consentono alle persone di conseguire competenze per la vita. Nel progetto Safe Sport Summer, attraverso alcuni laboratori, si potranno affrontare temi come la tenacia, la resilienza, la relazione con l’altro, la squadra, la fatica, il sogno, la regola, l’inclusività.

Aiuteranno i ragazzi le parole di testimonial come l’ex calciatore Demetrio Albertini, l’ex pallavolista Andrea Zorzi, il velocista Andrea Tortu, il campione di sci nautico paralimpico Davide Cassioli, solo per citarne alcuni.

Certamente molte idee di fondo di Sport-Safe Summer si coniugano con la filosofia degli Educamp Smart CONI Centri Estivi di Altum Park a Genova San Desiderio, la struttura che è il riferimento outdoor nazionale del Centro Sportivo Italiano.

Centri estivi che inizieranno il 15 giugno e che, come l’anno scorso, vogliono fornire un servizio agli oratori e alle realtà parrocchiali di Genova, in totale sicurezza, garantendo anche servizi-navetta con pulmini privati

La seconda sezione del progetto del CSI nazionale Safe-Sport è Safe-Sport Play ed è dedicata agli amanti degli sport di squadra, caratterizzati da contatto fisico, che potranno continuare a divertirsi, mantenendosi in forma prima della ripresa dell’attività con modalità tradizionale.

Ci sono schede dettagliate per i tecnici, sia per gli allenamenti che per le partite, con relative regole anche per organizzare in modo innovativo gli spazi.

Ad esempio per il calcio è previsto un “calciobalilla orizzontale o verticale”, il “giro goal” e molte altre varianti.

Le regole, i movimenti non sono mai fini a se stessi ma servono ad affinare capacità tecnico-tattiche che saranno utili in futuro quando si riprenderà a giocare in modo canonico, con i contrasti, il contatto fisico.

Un modo in più divertente, per migliorare l’attacco o la difesa e l’elaborazione di un’azione di gioco.

Varianti sono previste anche per la pallavolo, con partite uno contro uno, due contro due, tre contro tre e per il basket.

La terza sezione del progetto è Safe-Sport Urban: restare in città non significa annoiarsi. Ci sono piazze, parchi, vie, viali alberati, spiagge che possono diventare un’arena sportiva.

A settembre dovrebbe esserci un ulteriore step del progetto con Safe-Sport School con idee specifiche per il mondo della scuola, con l’auspicio che i ragazzi possano tornare davvero in classe ma che debbano anche svolgere attività outdoor quando le condizioni ambientali lo permetteranno.

Alla base di tutto il progetto Safe-Sport del CSI ci sarà la formazione di allenatori, educatori, dirigenti che devono essere in grado di fronteggiare ogni situazione legata al coronavirus: sicurezza sul lavoro, nuove regole per la riapertura degli impianti, linee guida igienico-sanitarie e molto altro ancora.

Viene fornita anche la possibilità di acquistare a prezzo calmierato, per le società che ne avessero bisogno, materiali e dispositivi di protezione individuale: si può scaricare gratuitamente dal sito la cartellonistica necessaria, in tempo di covid-19, per i centri estivi e gli impianti sportivi.

Tutte le notizie relative al progetto saranno sempre aggiornate sul sito www.csi-net.it.

L’indirizzo www.safe-sport.it sarà invece un nuovo spazio che, tramite form di registrazione, a regime si trasformerà in un portale funzionale per una navigazione coinvolgente e stimolante.

“Più che un progetto, Safe-Sport è una vera operazione culturale” dice Vittorio Bosio, Presidente Nazionale CSI “Vivremo mesi in cui non ci potremo impegnare in competizioni, stilare classifiche, programmare sorteggi e calendari.

In questo drammatico periodo possiamo però recuperare, almeno fino a settembre, un’idea nuova di sport con meno rigide formule organizzative. Uno sport meno strutturato dove ci sia soprattutto divertimento. Un’opportunità per tutti”.

Fonte: Il Cittadino